Cosa significa?
Significa che dovrò iniziare a metter da parte tante cose che in questi (quasi) 56 anni ho ritenuto prioritari o comunque importanti; che dovrò cominciare invece a cercare di fare e pensarne altre che ho sacrificato o nascosto.
Naturalmente non parlerò di ciò che riguarda la mia vita personale, anche perché a molti di voi non interessa.
Certamente però vorrete sapere che ho deciso di abbandonare ufficialmente le mie velleità da scribacchino. Per tanti anni ho sognato non di pubblicare un libro (avrei potuto farlo 'a pagamento'), ma quanto meno di scriverlo veramente. Ho buttato lì qualche centinaio di pagine tra racconti, un romanzo breve / racconto lungo, partecipazione a qualche esperimento di scrittura.
Mi sono divertito, è vero, ma ora capisco che non fa per me; soprattutto non mi ha dato niente fino ad ora, e non parlo di soldi o gloria mondana.
Allora non scriverò proprio più? Non lo so, ma sicuramente non sarò più ossessionato se aprendo il PC mi troverò davanti a 3-4 lavori lasciati a metà e alla marea di raccontini o appunti per raccontini d'ogni genere. Non è questo ciò che ritengo, in questo momento della mia vita, importante. E magari, con questa nuova mentalità, può essere che arriva veramente qualcosa di importante!
Un libro, in verità, l'ho anche scritto, seriamente, insieme ad un amico.
È stato pubblicato lo scorso anno, nel mese di marzo, con una casa editrice "vera", cioè non di quelle che gli fai un bonifico e ti pubblicano anche il tatuaggio che hai sul malleolo; ma di quelle che ti pagano per scrivere.
Non vi dirò né il titolo né la casa editrice, tanto se volete potete cercarvelo su internèt.
Ma la cosa bella, o almeno a me pare tale, è che all'editrice (nel senso della tipa proprietaria della casa) è piaciuto il mio stile di scrittura e si è offerta di prenderere in considerazione per la pubblicazione qualsiasi altra cosa (nei limiti della decenza!) avessi voluto proporle. Le ho risposto che ho più di 150 pagine di riflessioni spirituali sparse, raccolte in questi anni, e lei si è detta interessata; basta che glieli metta in ordine prima di farglieli leggere.
Ma sono ancora lì, sparse in un file da qualche parte del PC.
Questo per dirvi un po' delle mie cose.
Quindi qui chiudo la luuunga parentesi, diciamo di un 45ina d'anni, di aspirante scribacchino.
E poi c'è il blog.
Avrete notato che l'ultimo post, a parte quello di ieri, risaliva al 4 marzo, e che gli ultimi articoli erano soprattutto gli "zibaldone" tratti da twitter.
Così è stato naturale pensare che questo che era il mio contatto col mondo "la' fuori" non avesse più senso. Non si tratta solo di chiudere il blog (anche se è, alla fine dei conti, questo) perché l'ho già fatto una volta e poi ho ripreso con quest'Osteria. Ma è il fatto di pensare di avere bisogno di comunicare (in questa forma) a qualcun altro la vita che faccio, le cose che penso.
Poiché, ripeto, ho deciso di guardare a me stesso, anzi dentro me stesso, e lì fermarmi, non sento la necessità di confrontarmi con altri, di raccontare le mie cose.
Questo non significa che non continuerò a seguirvi nelle vostre evoluzioni mentali e scritturistiche.
Certo dopo 8anni8 sarà un po' un trauma.
Qualcuno di voi sa che ho qualche social dove non sono poi molto attivo e che ne sto sperimentando qualcuno nuovo, ma qualcuno mi ha dato la cattiva notizia che la dashboard è solo in inglese e questo mia ha segato le gambe... Accetto suggerimenti per nuove piattaforme di microblogging; unico requisito: siano in italiano e semplici!
Qualcuno potrebbe anche aver notato che ora su Google il mio account ha una nuova intestazione: basta nomi fittizi (che restano in qualche social!). Potrei dire che questa cosa racchiude in sé tutto il mio cambiamento.
Per tutto il resto la mia vita scorre tranquilla.
Ho appena prenotato per la mia settimana di vacanze estive (quest'anno mi tocca il mare, ahiahiahi!); come vi dicevo la famiglia è cresciuta coll'arrivo del "nuovo" nipotino... Insomma, parafrasando Nuti: son contento.
Ah! la foto di copertina. Non è che tutto in una volta sono diventato vanaglorioso o borioso. Volevo solo dirvi, plasticamente, che in questi anni mi avete fatto sentire sempre al centro dell'attenzione coi vostri commenti e incoraggiamenti, tutto qui.
E così... rivederci e grazie!
L'Oste Juan